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Fatti e luoghi della strage

9 marzo 1944

Savoniero
Primi scontri tra formazioni partigiane e truppe nazifasciste in cui rimasero uccisi sette fascisti.

 

16 ed il 17 marzo 1944

Monte Santa Giulia

Gli scontri proseguono sul Monte Santa Giulia dove si erano ritirati i partigiani; qui rimasero uccisi un ufficiale ed alcuni soldati tedeschi.

 

18 marzo 1944

Monchio, Susano e Costrignano

intenso cannoneggiamento su Monchio, Susano e Costrignano, frazioni del comune poste sull'altro fianco della valle del Dragone. Gli abitanti abbandonarono le case più esposte al tiro dei cannoni e tra il terrore generale cercarono riparo nelle cantine delle abitazioni più riparate.

 

Alla fine di questa tragica giornata si conteranno 129 cadaveri: 71 a Monchio, 34 a Costrignano e 24 a Susano cui si devono aggiungere 7 civili uccisi senza apparente motivo nei giorni immediatamente prima e dopo la strage che portano il totale a 136 morti. Tra questi poveri morti sono da segnalare la presenza di sei bambini di età inferiore ai dieci anni, sette ragazzi tra i dieci ed i sedici, sette donne di cui una all’ultimo mese di gravidanza, venti anziani ultra sessantenni di cui uno semi paralizzato.Inspiegabilmente questa strage, che può tristemente essere considerata la prima di massa di quel periodo, è caduta nel più profondo degli oblii.
 

Molti di questi tragici episodi vengono raccontati nel film Sopra le Nuvole, realizzato da Sabrina Guigli e Riccardo Stefani.

Il film ha utilizzato come interpreti gli abitanti di quelle zone, alcuni di loro sono addirittura discendenti dalle vittime delle stragi naziste.

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